Tab. I.
Primo autore, anno | Setting | Popolazione in studio (età) | Periodo in studio | Tipo di studio | Obiettivo | Risultati principali |
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Marchisio, 2001 | 17 città italiane | 1-7 anni | 1996-1997 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della prevalenza del carriage nasofaringeo di S. pneumoniae | La prevalenza è risultata del 3.8% in autunno e del 4.7% in primavera senza differenze significative tra i due periodi |
Marchisio, 2002 | 13 città italiane | ≤ 7 anni | 2000 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della prevalenza del carriage nasofaringeo di S. pneumoniae | La prevalenza è risultata dell’8.6% senza differenze significative rispetto all’età. Il 63.2% dei sierotipi sono risultati coperti dal PCV7 con valori più alti nel gruppo < 2 anni (73.1%) e 2-5 anni (68.9%) rispetto a quello > 5 anni (51.2%). Il 77.3% dei sierotipi è risultato invasivo. Una sinusite nei precedenti 3 mesi è risultata un fattore di rischio |
Petrosillo, 2002 | Lazio | < 6 anni | 1999 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della prevalenza del carriage nasofaringeo di S. pneumoniae | La prevalenza è risultata 14.9% e i sierotipi più comunemente identificati sono stati il 6A (20%), il 23F (25.8%), il 6B (11.7%), il 19F (7%), il 19A (4.7%), il 19C (2.3%). Vivere con più di 3 persone nella stessa casa è risultato un fattore di rischio |
Schettini, 2003 | Bari | 1-7 anni | 2000 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della prevalenza del carriage nasofaringeo di S. pneumoniae | La prevalenza è risultata del 18.29% con i sierotipi 19A, 19F, 14, 6B, 23F a rappresentare il 60.3% degli isolati |
Ansaldi, 2012 | Genova | < 5 anni | 2010 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della prevalenza del carriage nasofaringeo di S. pneumoniae | La prevalenza aggiustata per età è risultata del 50.1%. La prevalenza è risultata del 22% nel primo anno di vita, del 48.6% nel secondo e del 60% nel terzo-quarto. Per quanto riguarda i sierotipi i più comuni sono risultati, in ordine decrescente, il 10F, il 10A, il 5, il 18A e il 4. L’età, la presenza di fratelli/sorelle e la frequenza dell’asilo sono risultati fattori di rischio |
Camilli, 2013 | Emilia Romagna-Lombardia | < 6 anni | 2011-2012 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della prevalenza del carriage nasofaringeo di S. pneumoniae | La prevalenza è risultata del 32.9% (7.1% nella fascia 0-5 mesi, 33.3% in quella 6-23 mesi, 33.06% tra 24-35 mesi e 35.19% tra 36-71 mesi). I sierotipi più comuni sono stati 6C, 24F e 19A |
Zuccotti, 2014 | Italia | 3-59 mesi | 2011 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della prevalenza del carriage nasofaringeo di S. pneumoniae | La prevalenza è risultata del 27% (22% tra 3 e 12 mesi, 31% tra 13 e 24 mesi, 32% tra 25 e 59 mesi). I sierotipi più frequenti sono risultati, in ordine decrescente, il 6C, il 19A, e il 23A. La presenza di fratelli/sorelle, la frequenza dell’asilo e infezioni respiratorie nei precedenti 3 mesi sono risultati fattori di rischio |
Pasinato, 2014 | Veneto | 6-59 mesi | 2010-2011 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della prevalenza del carriage nasofaringeo di S. pneumoniae | La prevalenza è risultata del 55,8%, ma pari al 61,3% nei bambini con infezioni respiratorie e al 50% in quelli sani. Non sono emerse invece differenze significative tra bambini con vaccinazione completa e bambini non vaccinati. I sierotipi più comunemente rilevati sono stati 35F, 5, 19F, 24 e 18. La prevalenza del carriage è risultata aumentare significativamente all’aumentare del tempo trascorso dalla vaccinazione |
Esposito, 2015 | Milano | 6-17 anni | 2013 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della prevalenza del carriage nasofaringeo di S. pneumoniae | La prevalenza è risultata pari al 51,6%, significativamente maggiore tra 6 e 9 anni (70,8%) rispetto a 10-14 anni (42,7%) e 15-17 anni (29,4%) |
Mameli, 2015 | Lombardia | 3-59 mesi | 2011-2012 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della prevalenza del carriage nasofaringeo di S. pneumoniae | La prevalenza aggiustata per età è risultata del 31% al tempo 0 e non si è modificata sostanzialmente al follow-up a 6 mesi (32%) e a 12 mesi (28%) ma contemporaneamente è aumentata la proporzione di soggetti vaccinati. Durante il follow-up è stata osservata una diminuzione dei sierotipi PCV13 e uno shift verso i sierotipi non-PCV13, in particolare il 15A |
Principi, 2015 | Italia | 6-17 anni | 2013 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della prevalenza del carriage nasofaringeo di S. pneumoniae | La prevalenza è risultata del 57,9% (74,9% nei soggetti di età < 10 anni, 51,8% in quelli di età compresa tra 10 e 14 anni e 32,7% ≥ 15 anni). I sierotipi più comunemente isolati sono stati 19F, 5, 9V e 4 |
Esposito, 2016 | Centri regionali Fibrosi cistica: Milano, Verona, Roma, Napoli | 6-17 anni con fibrosi cistica | 2014 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della prevalenza del carriage nasofaringeo di S. pneumoniae | La prevalenza è risultata di 19,8%, significativamente maggiore (28,6%) in bambini < 10 anni, e minore in quelli di 10-14 anni (17,6%) e ≥ 15 anni (12,7%). I sierotipi più comuni sono risultati il 19F, il 5, il 4, e il 9V |
Principi, 2016 | Lombardia, Lazio | 6-17 anni con cancro | 2014 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della prevalenza del carriage nasofaringeo di S. pneumoniae | La prevalenza è risultata del 18,8% (20% nei pazienti ematologici e 11,9% in quelli con tumori solidi). La prevalenza è inoltre risultata significativamente maggiore (44,8%) < 10 anni rispetto alla fascia 10-14 anni (36,8%) e > 14 anni (18.4%). I sierotipi più comuni sono stati il 19F e il 4 |
Montagnani, 2008 | Siena | 1 mese-15 anni | 1992-2006 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi delle caratteristiche cliniche e microbiologiche delle malattie pneumococciche | Dei 640 bambini con coltura positiva per S. pneumoniae il 47,8% era carriers, il 49% aveva una malattia localizzata e il 3,2% una malattia invasiva. I sierotipi 1 e 7F sono stati i più comunemente isolati |
Baldo, 2016 | Veneto e Friuli | Tutta la popolazione | 2004-2013 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi delle ospedalizzazioni per polmonite | Il tasso medio annuo di ospedalizzazione è risultato più alto tra 0 e 4 anni (325,6 per 100.000 nei maschi, 288,9 per 100.000 nelle femmine) |
Ansaldi, 2008 | Liguria | 0-2 anni | 2000-2005 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi delle ospedalizzazioni per malattie pneumococciche | Il tasso di ospedalizzazione per polmonite è passato da 1,91/10.000 prima dell’introduzione del programma vaccinale a 0,56/10.000 dopo. Il tasso di ospedalizzazione per otite è variato da 45,22/10.000 prima dell’introduzione del programma di vaccinale a 28,77/10.000 dopo |
Boccalini, 2017 | Toscana | Tutta la popolazione | 2002-2014 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi delle ospedalizzazioni per malattie pneumococciche | Nella fascia di età 0-9 anni il tasso di ospedalizzazione complessivo è risultato 989,2/100.000 con un trend in declino dal 2002 (1, 415,3/100.000) al 2014 (628/100.000) |
Bonsignori, 2013 | Toscana | 0-18 anni | 1999-2009 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi delle ospedalizzazioni per polmonite | Il tasso di ospedalizzazione complessivo per polmonite pneumococcica stratificato per fascia di età è risultato: 28,04/100.000 tra 0-5 anni, 0,98/100.000 tra 6 e 12 anni; e 10,06/100.000 tra 13 e 18 anni. Tra i bambini di età < 5 anni i tassi di ricovero sono aumentati di 4.15 volte, da 12,84/100.000 nel 2001 a 53,27/100.000 nel 2006, per poi stabilizzarsi successivamente |
Resti, 2010 | 83 ospedali italiani | 0-16 anni | 2007-2009 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi dei sierotipi di S. pneumoniae responsabili di polmoniti ospedalizzate | Il sierotipo 1 è risultato il più frequente tra i bambini più grandi (12 anni) e quello più spesso associato a forme complicate. Il sierotipo 19A è stato il secondo isolato per frequenza, più comunemente nei bambini più piccoli |
Marchese, 2011 | Italia | < 5 anni | 2009-2010 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della distribuzione di S. pneumoniae nei casi di polmonite | Il sierotipo 19A è risultato il più frequente |
Liese, 2014 | Europa | < 6 anni | 2008-2009 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi dell’incidenza delle otiti medie acute | L’incidenza in Italia è risultata di 195/1.000 anni-persona, più bassa rispetto agli altri paesi e una maggiore percentuale di bambini ha avuto un solo episodio di otite (86,1%) |
Marchisio, 2012 | Italia | 0-6 anni | 2003-2007 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi dell’incidenza delle otiti medie acute | Il tasso di incidenza totale nel periodo di studio è stato di 16,8 episodi per 100 anni-persona, inclusi episodi singoli (15,9 episodi per 100 anni-persona) e ricorrenti (0,9 episodi per 100 anni-persona) |
Barbieri, 2021 | Veneto | < 15 anni | 2010-2017 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi dell’incidenza delle otiti medie acute | Il tasso di incidenza nei bambini di 0-2 anni è passato da 126/1.000 anni-persona nel 2010 a 79/1.000 anni-persona nel 2017. Negli stessi anni, nei bambini di 2-4 anni, è passato da 213 a 178/1.000 anni-persona, mentre nella fascia di età 5-14 anni è passato da 60 a 38/1.000 anni-persona |
Marchisio, 2017 | Lombardia | 6 mesi-7 anni | 2015-2016 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi dell’eziologia delle otiti medie acute con rottura del timpano | S. pneumoniae è risultato responsabile del 27,1% dei casi ma solo nel 20,8% degli stessi è stato l’unico batterio isolato. S. pneumoniae è stato rilevato in maniera significativamente superiore nei bambini sotto i 2 anni |
Balsamo, 2018 | Emilia Romagna | 1 mese-14 anni | 2002-2016 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi delle caratteristiche dei pazienti con mastoidite | S. pneumoniae è stato rilevato nel 16,7% dei campioni che sono stati sottoposti a coltura e sono risultati positivi mentre la positività all’antigene pneumococcico è stata registrata nel 10% dei campioni urinari testati |
Pantosti, 2000 | Italia | Tutta la popolazione | 1997-1999 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della prevalenza dei sierotipi di S. pneumoniae e del loro profilo di resistenza nei casi di meningite | Nei bambini sotto il 5 anni i più comuni sierotipi sono stati, in ordine di frequenza, 14, 6B e 23 Su tutti i campioni analizzati, indipendentemente dall’età, la resistenza alla penicillina è stata registrata nel 9,5% degli isolati con solo 2 ceppi completamente resistenti (appartenenti al sierotipo 9V). Il 30% dei ceppi appartenenti ai sierogruppi 14 o 6 erano resistenti all’eritromicina |
D’Ancona, 2005 | Piemonte e Puglia | Tutta la popolazione | 2001 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi dell’incidenza delle MIP | L’incidenza nei bambini tra 0 e 4 anni è risultata di 6,3 su 100.000 in Piemonte e 2,8 su 100.000 in Puglia (11,3 e 5,9 su 100.000 rispettivamente nei bambini < 2 anni). Circa il 79% dei ceppi isolati da pazienti di età inferiore a 5 anni è risultato incluso nel vaccino PCV7 |
Zanchi, 2007 | Siena | 0-12 anni | 1992-2005 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi dei sierotipi coinvolti nelle MIP | I sierotipi più comunemente rilevati, al di sotto dei 5 anni di età, sono stati l’1, il 6A e il 14 |
Pavan, 2007 | Lombardia | Tutta la popolazione | 2000-2006 | Studio di sorveglianza attiva e Sorveglianza Nazionale delle Malattie Batteriche Invasive | Analisi dell’incidenza delle malattie batteriche invasive | 83 casi di MIP riportati nel periodo di studio nella fascia di età 0-4 anni, contro i 168 casi di malattie meningococciche invasive nella stessa età. Nel confronto tra i due batteri N. meningitidis è risultato prevalente fino ai 29 anni di età, mentre S. pneumoniae ha mostrato più casi a partire dai 30 anni, sebbene abbia un’incidenza significativa al di sotto dei 5 anni |
Azzari, 2008 | Toscana e Italia | 0-14 | 2005-2006 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi dell’incidenza delle MIP | Il tasso di incidenza ottenuto con metodi colturali è stato di 3,6/100.000 per i bambini sotto i 14 anni, 4,7/100.000 sotto i 5 anni, 11,5/100.000 sotto i 2 anni e 11,2/100.000 nel primo anno di vita. Utilizzando metodi molecolari, sono stati ottenuti invece i seguenti risultati: 19,9/100.000, 35,1/100.000, 51,8/100.000 e 55,8/100.000. Nei bambini di età < 14 anni l’incidenza è stata di 3,6/100.000 per meningite/sepsi, 1,8/100,00 per artrite e 14,4/100.000 per polmonite |
Tardivo, 2009 | Nord-Est Italia | 0-36 mesi | 2003 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi dell’incidenza delle MIP | L’incidenza annuale è risultata di 58,9 casi/100.000 |
Giorgi Rossi, 2009 | Lazio | Tutta la popolazione | 2001-2005 | Studio di sorveglianza attiva e Sorveglianza Nazionale delle Malattie Batteriche Invasive | Analisi dell’incidenza delle meningiti batteriche | L’incidenza complessiva è risultata di 3,7/100.000 ma maggiore (48,6/100.000) sotto l’anno di vita rispetto alla classe 1-4 anni (11,3/100.000). S. pneumoniae è risultato l’agente eziologico più comune, in particolare con i sierotipi 14, 19, 23, e 6 |
Riva, 2012 | Lombardia nord occidentale | < 5 anni | 2008 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi dell’incidenza delle MIP | L’incidenza annuale è risultata di 50.0/100.000, maggiore < 2 anni (58,3/100.000) rispetto a 2-4 anni (44,4/100.000). Il sierotipo 19A è risultato il più comune seguito da 1, 7F, 19F, 14, 23F, 12B, 15C |
Azzari, 2012 | Italia | 0-16 anni | 2008-2011 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi dei sierotipi coinvolti nelle MIP e stima della copertura conferita dai vaccini pneumococcici | I 10 sierotipi più comunemente isolati nella popolazione arruolata nello studio sono stati, in ordine decrescente, 1, 3, 19A, 7F, 5, 14, 6A, 6B, 18C e 19F |
Amodio, 2013 | Sicilia | 1-57 mesi | 2009-2011 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi dell’incidenza delle MIP | Il 6.6% del totale dei pazienti inclusi nello studio sono risultati affetti da MIP. I sierotipi 19A e 15C sono risultati responsabili di 3 casi ciascuno con un ulteriore caso dovuto a 23F. Per gli altri due casi il sierotipo non è stato identificato |
Amodio, 2014 | Sicilia | 1-59 mesi | 2010-2011 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi dell’incidenza delle MIP | L’incidenza delle MIP è risultata pari a 0 dal momento che nessuno dei bambini eleggibili è risultato positivo per S. pneumoniae |
D’Ancona, 2015 | 7 regioni (A.P. Bolzano, A.P. Trento, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto) | Tutta la popolazione | 2008-2014 | Sorveglianza Nazionale delle Malattie Batteriche Invasive | Analisi dell’incidenza delle MIP | Nella fascia 0-4 anni dal 2008 al 2014 c’è stato un calo dei casi del 56% (12.0/100.000 < 1 anno e 7,1/100.000 tra 0 e 4 anni nel 2008 a fronte di 5,9/100.000 e 3,1/100.000 nel 2014) |
Baldovin, 2016 | Veneto | Tutta la popolazione | 2007-2014 | Sorveglianza Nazionale delle Malattie Batteriche Invasive | Analisi dell’incidenza delle MIP | Il tasso di incidenza nei bambini sotto i 5 anni di età è passato da 3,8/100.000 prima dell’introduzione del PCV13 a 0,8/100.000 dopo la stessa. In questa fascia di età, batteriemia e polmonite sono risultate le principali sindromi cliniche con un’incidenza di 2,2/100.000 e 1,8/100.000 prima dell’introduzione della vaccinazione e di 0,7/100.000 e 0,5/100.000 successivamente a essa |
Camilli, 2017 | Emilia-Romagna, Lombardia, A.P. Bolzano, A.P. Trento, Piemonte | < 5 anni | 2008-2014 | Sorveglianza Nazionale delle Malattie Batteriche Invasive | Analisi dell’incidenza delle MIP | L’incidenza è risultata di 7,8/100.000 nel 2008 e di 3,0/100.000 nel 2014. Nei soggetti vaccinati i valori sono stati rispettivamente di 2,92/100.000 nel 2008 e 0,13/100.000 nel 2014. I casi da sierotipi non vaccinali sono aumentati (principalmente quelli da 12F e 24F) |
Nieddu, 2017 | Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna e Toscana | > 14 anni | 2005-2016 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della distribuzione dei sierotipi di S. pneumoniae nelle MIP | I sierotipi più comunemente isolati sono stati il 3 (13,3%), l’8 (8,5%), il 19A (7,5%), il 12 (6,5%), e il 22 (5,6%). Quelli che hanno mostrato una più alta crescita in percentuale nell’epoca post-PCV13 sono stati l’8 (+5,5%), il 23A (+4,4%) e il 33 (+3,5%). Quelli con una riduzione maggiore invece il 7F (-12,8%), il 15 (-4,0%) e il 12 (-3,0%) |
Nicolosi, 2018 | Italia | 1-8 anni | 2008-2012 | Studio di sorveglianza attiva | Analisi della distribuzione dei sierotipi di S. pneumoniae nelle MIP | I sierotipi più comunemente isolati sono stati il 19A (26,1%), l’1 (15,2%), il 3 e il 10 (entrambi 8,7%), il 14 (6,5%), seguiti da 7F, 11A, 15C e 24F |
Quattrone, 2020 | Toscana | Tutta la popolazione | 2016-2017 | Studio di sorveglianza attiva e Sorveglianza Nazionale delle Malattie Batteriche Invasive | Analisi dell’under-reporting del sistema di sorveglianza nazionale | Solo il 3,1% dei casi è stato contemporaneamente riscontrato nelle tre fonti considerate nello studio (ospedalizzazioni, sistema di sorveglianza, sistema di analisi microbiologiche) per un tasso di incidenza combinato di 12,1/100.000 e un under-reporting del 73,7% |
Monali, 2020 | Italia | Tutta la popolazione | 2007-2017 | Sorveglianza Nazionale delle Malattie Batteriche Invasive | Analisi dell’incidenza delle MIP | L’incidenza delle MIP nella fascia di età sotto 1 anno e tra 1 e 4 anni è diminuita fino al 2013 ed è poi aumentata. Nel 2017, l’incidenza è risultata pari a 5.7 per 100.000 < 1 anno e 2,2 per 100.000 tra 1 e 4 anni. I sierotipi che hanno mostrato un aumento sono stati il 3, l’8, il 12F e il 22F, in particolare l’8 e il 12F nella fascia 0-4 anni, mentre sono diminuiti il 19A e il 3 |
MIP: malattie invasive pneumococciche. |